Educazione allo Sviluppo Sostenibile
L’educazione allo sviluppo sostenibile è esplicitamente riconosciuta nel Target 4.7 dell’Agenda 2030:
“Entro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”.
Il concetto di sviluppo sostenibile tuttavia continua ad evolversi. Nel perseguire l’educazione allo sviluppo sostenibile, quindi, ci deve essere una certa chiarezza su cosa significa sviluppo sostenibile e a cosa mira.
Secondo uno schema consolidato, tre sono le aree chiave dello sviluppo sostenibile: società, ambiente ed economia con la cultura come dimensione sottostante.
Vediamole nel dettaglio.
Società: questa area comprende la comprensione delle istituzioni sociali e del loro ruolo nel cambiamento e nello sviluppo, nonché dei sistemi democratici e partecipativi che danno opportunità per l’espressione di opinioni, la selezione dei governi, la creazione del consenso e la risoluzione delle differenze.
Ambiente: questa area si concentra su consapevolezza delle risorse e della fragilità dell’ambiente fisico e degli effetti su di esso delle attività e delle decisioni umane, con l’impegno a tener conto delle preoccupazioni ambientali nello sviluppo delle politiche sociali ed economiche.
Economia: la terza area riguarda una sensibilità ai limiti e alle potenzialità della crescita economica e al loro impatto sulla società e sull’ambiente, con l’impegno a valutare i livelli di consumo personali e sociali in considerazione dell’ambiente e della giustizia sociale.
In questo scenario i ruoli chiave per l’educazione allo sviluppo sostenibile sono:
- L’istruzione è il principale agente di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, aumentando le capacità delle persone di trasformare in realtà le loro visioni della società.
- L’istruzione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita necessari per un futuro sostenibile.
- L’educazione allo sviluppo sostenibile è un processo per imparare a prendere decisioni che considerino il futuro a lungo termine di tutte le comunità secondo principi dell’equità, dell’economia e dell’ecologia.
- L’istruzione crea la capacità di pensare in modo orientato al futuro.
Educazione allo Sviluppo Sostenibile
L’Educazione alla Sostenibilità viene spesso identificata come Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESD), che è stata definita dall’UNESCO nel 2014 come:
“L’educazione allo sviluppo sostenibile consente a ogni essere umano di acquisire le conoscenze, le abilità, le attitudini e i valori necessari per plasmare un futuro sostenibile. Educazione allo sviluppo sostenibile significa includere le questioni chiave dello sviluppo sostenibile nell’insegnamento e nell’apprendimento; ad esempio, il cambiamento climatico, la riduzione del rischio di catastrofi, la biodiversità, la riduzione della povertà ed il consumo sostenibile.
L’educazione allo sviluppo sostenibile richiede cambiamenti di vasta portata nel modo in cui l’istruzione viene spesso praticata oggi“.
Secondo il Consiglio dell’Unione europea: “L’ESD è essenziale per il raggiungimento di una società sostenibile ed è pertanto auspicabile a tutti i livelli di istruzione e formazione formale, nonché nell’apprendimento non formale e informale”.
In un rapporto del 1998 il gruppo di esperti sull’educazione allo sviluppo dichiara che l’ESD riguarda l’apprendimento necessario per mantenere e migliorare la nostra qualità della vita e la qualità della vita delle generazioni a venire.
Tuttavia, la ricerca dello sviluppo sostenibile è multiforme: non può dipendere solo dall’istruzione. Molti altri parametri sociali influenzano lo sviluppo sostenibile, come la governance, le relazioni di genere, le forme di organizzazione economica e di partecipazione dei cittadini. In effetti, può essere preferibile parlare di apprendimento per lo sviluppo sostenibile, poiché l’apprendimento non è limitato all’istruzione in quanto tale.
L’apprendimento include ciò che accade nei sistemi educativi, ma si estende alla vita quotidiana: l’apprendimento avviene a casa, negli ambienti sociali, nelle istituzioni comunitarie e sul posto di lavoro.
La sostenibilità nel curriculum
Molti istituti adottano l’approccio secondo cui non esiste un contenuto di conoscenza definitivo che dovrebbe essere incluso in un curriculum che affronti la sostenibilità o lo sviluppo sostenibile.
Piuttosto, si indicano dei temi curricolari indicativi che possono essere più o meno rilevanti per ciascuna area disciplinare e che potrebbero essere utilizzati e adattati come “punti di ingresso” per sviluppare ulteriormente l’educazione alla sostenibilità. Di seguito lo schema adottato dall’Università di Plymouth:
Sostenibilità ambientale | Sostenibilità economica | Sostenibilità sociale |
Gestione delle risorse naturali | Futuri alternativi | Comunità sostenibili |
Cibo e agricoltura | Leadership e cambiamento | Diversità culturale |
Sistemi ecologici | Organizzazioni che apprendono | Comprensione interculturale |
Rifiuti / acqua / energia | Responsabilità Sociale d’Impresa | Sostenibilità nell’ambiente edificato |
Biodiversità | Consumismo e commercio | Viaggi, trasporti e mobilità |
Cambiamento climatico | Globalizzazione dell’economia | Salute e benessere |
Responsabilità ed etica | Pace, sicurezza e conflitto | |
Sviluppo internazionale | Cittadinanza, governo, democrazia | |
Turismo sostenibile ed etico | Diritti umani e bisogni |
Approcci pedagogici per l’educazione allo sviluppo sostenibile
Non esiste una pedagogia “corretta” per l’educazione alla sostenibilità, ma c’è un ampio consenso sul fatto che richieda uno spostamento verso metodi di apprendimento attivi, partecipativi ed esperienziali che coinvolgano lo studente e facciano davvero la differenza per la sua comprensione, il suo pensiero e la sua capacità di agire.
L’ESD è un’educazione olistica e trasformativa che si occupa di contenuti e risultati dell’apprendimento, pedagogia e ambiente di apprendimento. Pertanto, l’ESD non integra solo contenuti come il cambiamento climatico, la povertà e il consumo sostenibile nel curriculum; crea anche metodologie di insegnamento e apprendimento interattive e incentrate sullo studente.
“ Ciò che l’ESD richiede è un passaggio dall’insegnamento all’apprendimento. Richiede una pedagogia trasformativa orientata all’azione, che supporti l’apprendimento autodiretto, la partecipazione e la collaborazione, l’orientamento ai problemi, l’inter e transdisciplinarità e il collegamento tra apprendimento formale e informale. Solo tali approcci pedagogici rendono possibile lo sviluppo delle competenze chiave necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile.”
Università di Plymouth
Analizzando le best practices condivise in rete, ho identificato alcuni strumenti pedagogici (la lista non è sicuramente esaustiva) che coprono una serie di approcci o metodi pedagogici che gli educatori potrebbero utilizzare per portare questi elementi nell’ambiente di apprendimento.
La riflessione critica è descrittiva, analitica e critica e può essere articolata in vari modi, ad esempio in forma scritta, orale o come espressione artistica. In breve, questo processo aggiunge profondità e ampiezza all’esperienza e crea connessioni tra il contenuto del corso e l’esperienza.
La capacità teorica e pratica di osservare, pensare, modellare, simulare, analizzare, progettare e sintetizzare componenti, funzioni, connessioni, strutture, interrelazioni e dinamiche tra discipline, funzioni, organizzazioni, persone, tendenze e culture in modi che portano a interventi approfonditi sui problemi per raggiungere soluzioni allineate con lo sviluppo sostenibile.
L’insegnamento partecipativo comprende un insieme di strategie e tecniche didattiche che mirano a promuovere un ruolo più attivo degli studenti nel processo di apprendimento. Ciò implica non solo stimolare l’interesse degli studenti nelle lezioni teoriche, incoraggiando discussioni di gruppo e riflessioni critiche, ma anche coinvolgerli in attività più pratiche, collegare i risultati accademici con problemi di vita reale e comprendere l’impatto delle azioni individuali sulla comunità.
Pensare in modo creativo per scenari futuri
Il pensiero del futuro è un processo creativo ed esplorativo che utilizza il pensiero divergente, cercando molte risposte possibili e riconoscendo l’incertezza. Si utilizzano giochi di ruolo, indagini nel mondo reale, progettazione di visioni del futuro, e l’apprendimento basato sui problemi.
L’apprendimento collaborativo può avvenire tra pari, coinvolgendo due studenti che lavorano in coppia, o in gruppi più grandi per discutere concetti o trovare soluzioni ai problemi.
Leggi anche: Progetti di sostenibilità ambientale: una proposta educativa
Bibliografia
https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000370215
https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000247444
https://www.plymouth.ac.uk/students-and-family/sustainability/sustainability-education/esd
https://web.njit.edu/~bieber/pub/pla-research-agenda-v1.pdf
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https://tltc.umd.edu/instructors/teaching-topics/collaborative-learning
https://teaching.cornell.edu/teaching-resources/engaging-students/active-learning
https://dpmc.govt.nz/our-programmes/policy-project/policy-methods-toolbox/futures-thinking
https://learningforsustainability.net/systems-thinking/
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