Didattica a distanza alcuni strumenti utili per la scuola
Gli studenti sono a casa, le scuole sono chiuse ma la didattica non si ferma!
Così dobbiamo immaginare di affrontare lo stop imposto dall’emergenza sanitaria.
Vediamo quali strumenti per la didattica a distanza hanno a disposizione le scuole o i singoli insegnanti.
Ma prima di passare la lista degli strumenti vediamo alcuni criteri di scelta.
Tabella dei Contenuti
Come scegliere lo strumento di didattica a distanza adatto alla tua classe?
Partiamo dal dire che siamo in emergenza, quindi gli insegnanti non hanno il tempo di formarsi su strumenti complessi. Quindi parliamo di sfruttare principalmente strumenti plug and play, pronti all’uso. Gli strumenti devono essere ovviamente semplici da fruire anche per gli studenti. Ma su questo, come esperto, vi dico che uno strumento digitale oggi ha solitamente interfacce user friendly per l’utente finale.
Poi occorre capire cosa vuol fare il docente o la scuola. E qui si genera solitamente una certa confusione.
Ci sono diversi obiettivi che si possono perseguire con la didattica a distanza ed in tempi non di crisi avrei suggerito di non rinunciare a priori a nessun aspetto ma di cercare di integrare quanto più è possibile. Di trovare il blended mix perfetto.
Oggi non è così. Quindi chiediti: Quale obiettivo principale la scuola o io come docente voglio perseguire?
L’obiettivo potrebbe essere comunicare in tempo reale con gli studenti, oppure fornire loro del materiale didattico da studiare con i loro tempi, oppure ancora farli collaborare a distanza alla produzione di un elaborato.
Ripeto, questi obiettivi si possono integrare, ma ciò richiede maggiore pianificazione e strumenti più avanzati.
Infine rifletti sul materiale che hai già a disposizione e su quello a disposizione dei ragazzi per evitare che tempi di produzione lunga di nuovo materiale didattico rallentino il tuo progetto.
Riassumendo:
- Selezionare strumenti pronti all’uso
- Definire l’obiettivo principale
- Fare un check sui materiali a disposizione
Diamo uno sguardo agli strumenti di comunicazione a distanza
Whatsapp è sicuramente quello più diffuso tra i ragazzi ma anche tra gli insegnanti e tra i genitori, che sono parte attiva nel progetto quando parliamo di alunni piuttosto piccoli (6-10 anni). Con Whatsapp si possono condividere link, materiali e creare delle discussioni con gli allievi. Il vantaggio è che è sempre attivo sugli smartphone e quindi non si hanno ritardi nella comunicazione. Gli strumenti di controllo della discussione tuttavia, così come l’analisi della partecipazione sono decisamente limitati.
Slack è uno strumento poco diffuso nella scuola, ma molto nel mondo professionale, che offre le stesse dinamiche di Whatsapp ma è molto più evoluto. All’interno di Slack si possono creare canali tematici, magari corrispondenti alle singole materie di insegnamento, consentendo ai ragazzi di avere un certo ordine nella gestione dei materiali e della discussione. Inoltre si integra molto bene con strumenti di creazione di distribuzione dei materiali come Google Drive. Si possono anche organizzare delle chiamate di gruppo (nella versione a pagamente videochiamate).
Telegram è uno strumento di comunicazione spesso utilizzato dalle scuole per le comunicazioni istituzionali che si presta molto bene anche nella didattica a distanza.Si possono condividere link, podcast o documenti. Il modello è sostanzialmente broadcast, il docente condivide dei materiali e non è necessario connettersi tutti nello stesso momento.
Facebook, perchè no, offre con i gruppi uno strumento molto ricco per organizzare flussi di comunicazione e non solo. In un gruppo Facebook si possono condividere materiali e stimolare la discussione tra gli studenti. Sicuramente rispetto a Whatsapp o Telegram offre maggiore controllo sulla discussione e strumenti di monitoraggio più avanzato.
Meet di Google è uno strumento per organizzare lezioni live a distanza molto efficace. Quando si pensa ad una classe virtuale con un docente in streaming sicuramente è la scelta migliore. Si può condividere lo schermo in alternativa o in aggiunta al video del docente, abilitando così una lezione realmente innovativa.
Zoom, come Meet offre la possibilità di fare delle vere e proprie lezioni a distanza in un ambiente dotato di strumenti di condivisione dello schermo e chat.
Zoom e Meet sono la scelta privilegiata per fare lezione a distanza sincrona, ovvero con tutti i partecipanti connessi nello stesso momento.
Strumenti per condividere materiali
Google Drive consente di produrre e distribuire materiali didattici come presentazioni o documenti. Ma non solo. Con i Moduli si possono creare quiz e sondaggi che possono rendere la lezione non solo più interattiva, ma anche più efficace.
Dropbox, è un repository di documenti che può essere utile per condividere materiali didattici di diverso genere con gli allievi.
Padlet è uno strumento di condivisione dei materiali che si presenta con una grande lavagna multimediale. All’interno di ciascun Padlet si possono inserire documenti, video, link, file audio. Gli studenti possono cliccare e visionare ciascun materiale e lasciare dei commenti. La navigazione è veramente semplice e l’esperienza utente molto gradevole. Ecco un mio Padlet creato per un PON.
Google Classroom è uno strumento che consente di organizzare un vero e proprio percorso di apprendimento per gli allievi, integrando poi nei diversi punti del percorso i documenti di Drive, inclusi i Moduli. Classroom è la scelta migliore se si vuole organizzare una lezione a distanza asincrona, ovvero lasciando agli allievi la scelta di quando fruire dei materiali predisposti dal docente.
Allargando leggeremente l’obiettivo finale, si può pensare di utilizzare gli stessi strumenti per:
- far caricare agli studenti degli elaborati individuali
- far creare degli eleborati agli studenti in gruppo
Le piattaforme elearning
Se la scuola si è dotata in precedenza di una piattaforma di elearning, ovviamente è possibile utilizzarla anche in questo contesto organizzando dei percorsi didattici complessi che impegnino i ragazzi per tutto il periodo di chiusura della scuola.
Non solo, si possono anche organizzare dei percorsi volti ad ottenere una certificazione, cosa che potrebbe rappresentare uno stimolo di elevato valore per gli studenti.
Esistono anche dei siti come WeSchool che offrono la possibilità di creare dei veri e propri corsi online senza dover avere la propria piattaforma elearning. Tuttavia iniziarli ad utilizzare richiede un certo addestramento. Quindi per chi non ha mai avuto contatto con il mondo elearning, potrebbe non essere questo il momento migliore.
Didattica a distanza: conclusione
Alcuni degli strumenti di cui abbiamo parlato richiedono che sia il docente che lo studente abbiano un loro account sul sistema, ad esempio i gruppi di Facebook. Quindi conviene riflettere o indagare se i nostri studenti hanno già, o meno, un account su ciascun sistema.
Altri strumenti, come quelli di Google, sono presenti in maniera nativa sui dispositivi smartphone Android e risultano di fatto molto diffusi anche se poco utilizzati.
Altri come Zoom, Meet o Slack richiedono l’installazione di una App o di un plugin.
Ora che abbiamo un’idea dell’offerta di strumenti utili per la didattica a distanza, vediamo come poterli utilizzare al meglio.
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